Profumo di mamma: Panini laugenbrot                                                          

Panini laugenbrot

    
Come promesso, continuo con la carrellata delle vivande preparate per la festa di Lenticchia.
Questi panini, non li avevo mai provati prima, ma me li aveva suggeriti Stefano Spilli (di cui vi avevo già parlato qui), garantendomi che tutte le volte che lui li aveva fatti, non erano mai rimasti sul vassoio.

Si tratta di un pane particolare, che viene fatto nei paesi del sud tirolo e che può essere formato come panini, come baguette oppure come bretzel, quei bei panini a forma di fiocco, avete presente?
Se dico qualche inesattezza, fatemelo sapere!
I bretzel dei tre tipi, erano gli unici che avevo assaggiato prima. E mi erano piaciuti.

Questi panini, mi diceva Stefano, sono simili, ma dentro sono morbidi, inoltre il colore, i tagli che rivelano il pane dentro, i chicchi di sale...Perfetti per una festa di compleanno, mi sono detta!
E così mi sono fatta facilmente convincere (quando c'è da provare cose nuove, soprattutto in cucina, non riesco a tirarmi indietro...)

Laugen Brot


La ricetta mi è stata passata da Stefano, ma è stata ripresa dal libro di Richard Ploner, Il pane delle dolomiti.

Ve la scrivo esattamente come me l'ha scritta lui, che è molto preciso e i suoi suggerimenti e spiegazioni nella preparazione sono davvero utili. Io personalmente ho usato l'impastatrice (da quando ce l'ho non riesco più a farne a meno!!).
Con queste dosi ne sono venuti fuori 24, formando panini di circa 35-40 grammi.


per la soluzione al bicarbonato:

(la ricetta originale prevede metà dose per qesta soluzione, ma è così poca che si stenta a riuscire a immergervi i panini).

Setacciare le farine e fare la fontana (io preferisco cominciare a lavorare in una ciotola grande).
Sbriciolarvi il lievito, aggiungere l'acqua; non è necessario che sia tiepida, va bene anche a temperatura ambiente. Naturalmente, con l'acqua tiepida si fa più in fretta. L'importante è che non sia troppo calda, per non uccidere il lievito.
Aggiungere anche lo zucchero, mescolare incorporando parte della farina dai bordi fino ad ottenere una pappetta e lasciar riposare per 15 minuti circa; dopo il riposo questo composto diventerà schiumoso.
Aggiungere anche il burro a pezzetti e, in una fossetta praticata sul bordo della fontana (detta la casina del sale) il sale.
Impastare il tutto e lavorare per almeno 10 minuti; l'impasto è piuttosto morbido, ma non aggiungete altra farina. Io comincio ad impastare nella ciotola e poi continuo ad impastare sulla spianatoia di legno.
Fare un palla, infarinarla leggermente e metterla a riposare in una ciotola coperta per 10 minuti o fino al raddoppio.
Portare ad ebollizione l'acqua col sale e il bicarbonato.
Una volta lievitato, dividere l'impasto in 24 pezzi (ho visto che in genere vengono intorno ai 35-40 grammi) e farne delle palline.
A questo punto l'autore dice semplicemente di intingerle nella soluzione di acqua e bicarbonato e sale, ma secondo me in questo modo vengono un po' pallidi e meno saporiti. Ho provato a tenervele per circa mezzo minuto come dicono di fare coi bretzel fatti appunto col bicarbonato e mi sembrano più buoni.
Metterli sulla placca del forno (io metto la carta forno), praticare dei tagli in superficie, spolverarle a piacere con sale grosso o cumino e mettere a cuocere per circa 20 minuti in forno caldo a 210°C se statico, a 180°C se ventilato.
(io il cumino non l'ho usato.. solo sale grosso!)

Li ho farciti metà con speck e metà con mortadella, che magari non è tanto sudtirolese, ma ai bambini piace sempre!

E come preannunciato, il vassoio è tornato a casa vuoto....


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