Il radicchio di Treviso IGP si trova in abbondanza in questo periodo dell'anno.
Quello che preferisco è la varietà tardivo.
Mi piace molto il suo gusto leggermente amarognolo e soprattutto l'aspetto: un cespo snello, che mostra belle coste candide che sostengono foglie rosso rubino, allungate e che si concludono con un ricciolo in cima.
Si accompagna molto bene al gorgonzola, altro prodotto DOP del nostro Nord Italia, che in questo risotto viene usato per la mantecatura finale, in cui si scioglie e che ammorbidisce il piatto.
Nel mio piccolo, contribuisco alla giornata con questo: Risotto al Radicchio tardivo e gorgonzola
(per 4 persone)
2 cespi di radicchio tardivo di Treviso
3 piccoli scalogni
40 ml di vino bianco secco
4 tazzine da caffè di riso carnaroli
1 litro di brodo vegetale
100 g di gorgonzola
olio extravergine di oliva
sale
In una padella fai soffriggere in un cucchiaio di olio gli scalogni tritati. Quando sono ammorbiditi, aggiungi il radicchio, che avrai pulito e tagliato a listarelle.
Lascia stufare per un quanto d'ora, sfuma con il vino bianco e quando sarà evaporato versa il riso, facendolo tostare fino a che non diventa traslucido. A quel punto inizia a versare un po' di brodo caldo, in modo da bagnare il riso uniformante e mescola con un mestolo di legno.
Per fare il brodo, io uso il dado vegetale che preparo in anticipo e conservo in freezer. La gran quantità di sale impedisce di indurirsi e così, quando mi serve, ne prendo un cucchiaio e lo sciolgo in un litro di acqua calda.
Via via che il brodo si assorbe, aggiungine un po' e mescola il riso. Dopo una mezz'oretta, il risotto dovrebbe essere pronto. Manteca il riso con il gorgonzola, spegni il fornello e lascia riposare 5 minuti prima di servire.