Per abitudine, generalmente, il pesto lo faccio.
E di conseguenza, quando mi è capitato di prenderlo gia' bell'e pronto, nei barattolini del supermercato, poche volte mi è piaciuto. Gusto personale e abitudine.
Che poi, fare il pesto è una
bischerata, come si dice qui.
L'importante è, come sempre, partire da un buon basilico fresco, parmigiano e olio extravergine di oliva (l'aglio non lo metto quasi mai, che poi non lo digeriamo...)
Tempo fa ho trovato un basilico freschissimo e bello verde e mi sono messa a preparare il pesto.
Poi, mi sono accorta che di pinoli, in casa, non ce n'era nemmeno l'ombra.. e così ho dovuto sostituirli con qualcos'altro. Ma con cosa?
Noci? Noooo.
Nocciole? Nooooo.
Pistacchi? Siiiiii!
Avevo ancora un po' di pistacchi di Bronte (conservati come oro in un vasettino, visto quanto li avevo pagati) e un'altra caterva di pistacchi a giro per casa... così ho rivisitato la ricetta del pesto, per tirarne fuori un pesto multi-culturale nord-sud, che è stato definito da chi l'ha assaggiato: un pesto di lusso! (non so se per la bontà o per il costo?!?!)
Servono: