... questo è il dilemma... che mi ha attanagliato sabato mattina, a colazione...
Mi era appena arrivato un profumatissimo pane di Matera (insieme ad altre delizie): in terra natia c'è stato giusto il tempo di essere sfornato, perchè Angela me l'ha subito impacchettato e spedito. Il poverino ha trascorso la notte in un furgone, attraversando mezza Italia, ma la mattina dopo già era nella sua nuova casa, per fortuna mia! (Si', lo so, non è stato un acquisto a km 0, ma non me ne pento, assolutissimamente!)
Per prima cosa me lo sono goduto con gli occhi: una forma stranissima, una specie di sella di cavallo, che nasconde un cuore morbido e alveolato... poi me lo sono goduto con il naso: un profumo di pane e di sole (forse un po' condizionata dai calducci raggi di un sole nascente).. infine il dubbio irrisolto su come goderlo con il gusto:
con un salamino lucano appena arrivato oppure in una contaminazione nord-sud insieme ad una crema al gianduia, accattata in quel di Torino?
Per non saper leggere nè scrivere (come si dice qui), io me li sono gustati in entrambi i modi: prima nella versione salata e poi in quella dolce.