Profumo di mamma: Un rospo con la coda                                                          

Un rospo con la coda

    
Con questa ricetta inauguro, dopo 3 mesi di bloggo, la categoria dei secondi.
E dei secondi di pesce. Anche se questo non è solo pesce.

L'ispirazione l'ho avuta leggendo il primo numero (di ottobre) de La Cucina del Corriere della Sera, a cui dopo una prima resistenza, ho ceduto.
E' proprio una bella rivista, con poche pubblicità, tante ricette particolari, come piacciono a me.
E' ricca di belle foto, che sono la prima cosa che mi colpisce, prima ancora di leggere la ricetta.
E' stampata su una bella carta corposa e patinata, che è piacevole sfogliare, anche se poi penso che questa, di sicuro di riciclato ha poco...

Tornando alla ricetta (vedi pag.84) mi aveva colpito l'uso della coda di rospo e l'abbinamento con il prosciutto. E poi, la coda di rospo, nonostante il nome, mi piace tanto per il sapore, per il fatto di non avere lische, per la compattezza della polpa.

La ricetta è semplice. La parte più difficile, per me, è stato togliere la spina centrale da questo rospo, che proprio non si voleva staccare e riuscire a foderarlo ben bene con il prosciutto, che mi si apriva da tutte le parti.
Alla fine comunque, alla meno peggio sono riuscita in tutte e due le imprese... ed è venuto fuori un secondo che consiglio!

Per 4 persone:
1 filetto di coda di rospo (o rana pescatrice) da circa 600 gr
60 gr di prosciutto di Parma (io ho usato metà prosciutto e metà speck)
40 gr di pangrattato
1 mazzetto di prezzemolo
1 mazzetto di aneto
burro

La coda di rospo va pulita dalla pellicina trasparente che l'avvolge e va eliminata la spina centrale (in bocca al lupo!).
Poi va preparato il ripieno, tritando il prezzemolo con l'aneto e 10 gr di prosciutto, ed amalgamandolo al pan grattato.
Il ripieno va distribuito sul filetto di pesce aperto a libro, nel solco lasciato dalla lisca centrale.
Poi il rospo va chiuso e avvolto nelle fette di prosciutto (nel mio caso, alternate a quelle di speck), legandolo con il filo da cucina (anche qui: in bocca al lupo!).
Il burro si usa solo per imburrare la pirofila su cui si appoggia il pesce, che poi viene cotto per circa mezz'ora nel forno a 160°.
Si consiglia vivamente di versare sulle fette di pesce il sughetto che rilascia in cottura!!
Buon appetito.


Coda di Rospo al forno

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