Profumo di mamma: La panna rosa                                                          

La panna rosa

    
La panna cotta non l'ho mai fatta prima, nonostante mi dicesse una mia amica che è una cosa stupidissima da fare ( e riesce anche a lei..)!
Ma penso che quello che mi è venuto fuori gli assomigli molto.

Avevo visto nella cucina dei calicanti il loro esperimento fallito, che mi era piaciuto molto.
Soprattutto le diverse consistenze che avevano ottenuto, loro malgrado, con la verrine di melograno mi aveva incuriosita, così mi sono procurata gli ingredienti e ci ho provato anche io.
Ovviamente il risultato non è stato pari al loro, e purtropppo il loro errore non sono stata in grado di ripeterlo... Gli strati non si sono formati, ma ho ottenuto una verrine di melograno che forse era come avevano in mente loro all'inizio...

panna cotta alla melograna


Come dicevo a Maite, ho provato ad usare come addensante, invece della gelatina, l'agar agar che tra l'altro non avevo mai usato prima.
L'altra differenza è stata che la mia melagrana era più piccola della loro (di sicuro) perchè passandola al passaverdura, ne ho ricavato solo 85ml di succo anzichè i loro 250ml...
Insomma, avrei dovuto fare metà dose rispetto alla loro, e così ho pensato di raddoppiare la percentuale di panna... (che idea, eh?)

Per cui, per arrivare ad avere una quantità sufficiente per 4 tazzine, ho usato:
- 85 ml di succo di melograna
- 200 ml di panna
- 2 cucchiaini di zucchero
- 2 gr di agar agar (forse ho esagerato)

La ricetta è semplicissima:
Si recupera il succo della melograna (io l'ho fatto usando il passaverdure, ma attenzione agli schizzi!), si mescola allo zucchero e si unisce la panna. Si mette in un pentolino e quando inizia a bollire, si versa l'agar agar e si mescola bene bene, continuando per un paio di minuti.
Poi si spenge il fuoco e si versa nelle tazzine/bicchierini/coppette.
Si attende che si raffreddi e poi si può mettere in frigo per almeno un paio d'ore.

Siccome non avevo un'altra melograna per guarnire con i chicchi la superficie (e comunque mi avrebbe impensierito dover sputacchiare i semini), ho tritato una manciata di mandorle spellate e le ho fatte nevicare sopra.

A noi, questa versione è piaciuta. Anche parecchio.


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